22/09/2022    
CLASSIFICAZIONE SECONDO FEDERAL STANDARD 209E E11.3  
CLASSE LIMITE DI CLASSE  
0.1 µm 0.2 µm 0.3 µm 0.5 µm 5 µm  
Unità di volume Unità di volume Unità di volume Unità di volume Unità di volume  
SI Inglese m3 ft3 m3 ft3 m3 ft3 m3 ft3 m3 ft3  
M1   350 10 76 2 31 1 10 0      
M 1,5 1 1.240 35 265 8 106 3 35 1        
M 2   3.500 99 757 21 309 9 100 3      
M 2,5 10 12.400 350 2.650 75 1.060 30 353 10      
M 3   35.000 991 7.570 214 3.090 88 1.000 28      
M 3,5 100     26.500 750 10.600 300 3.530 100      
M 4       75.700 2.140 30.900 875 10.000 283      
M 4,5 1 000             35.300 1.000 247 7  
M 5               100.000 2.830 618 18  
M 5,5 10 000             353.000 10.000 2.470 70  
M 6               1.000.000 28.300 6.180 175  
M 6,5 100 000             3.530.000 100.000 24.700 700  
M 7               10.000.000 283.000 61.800 1.750 .  
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LIMITI DI CLASSE SECONDO GMP E11.3  
CLASSE a riposo in operatività  
quantità massima ammissibile di particelle/m3 pari o superiore a  
0.5 µm 5 µm 0.5 µm 5 µm  
A 3 500 0 3 500 0  
B 3 500 0 350 000 2 000  
C 350 000 2 000 3 500 000 20 000  
D 3 500 000 20 000 non definita non definita .
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EN 13779/2007  E11.3  
La normativa europea EN 13779 – 2007 mira al raggiungimento di un ambiente confortevole e salutare in tutte le stagioni dell’anno con costi d’installazione e funzionamento ragionevoli. Ad oggi è adottata come standard nazionale in tutti i Paesi europei. Essa specifica la performance di filtrazioni richiesta dal sistema al fine di ottenere una buona qualità dell’aria negli spazi interni (IAQ) in considerazione dell’aria esterna.  
L’aria esterna è classificata secondo 3 categorie, dalla ODA 1, in cui l’aria è pura ad eccezione degli inquinanti temporanei come il polline, alla ODA 3, dove la concentrazione di gas e particelle è elevata. Con particelle sospese si indicano le particelle solide o liquide presenti nell’aria. Le line guida per maggior parte dell’aria esterna si riferiscono al PM10 (particelle con diametro fino a 10 μm). Ai fini della tutela della salute, c’è una crescente attenzione posta sulle particelle di dimensioni inferiori ai 10 μm. Con inquinanti gassosi si intendono le concentrazioni di CO2, CO, NO2, SO2 e COV (composti Organici Volatili).  
La tabella sottostante indica i tipici livelli di concentrazione dell’aria esterna e suggerisce come classificare le qualità.  
Classificazione della qualità dell'aria esterna Livello di concentrazione      
Descrizione della qualità dell'aria  CO2(ppm) CO NO2 SO2 PM10 Categoria dell'aria esterna  
(mg/m2) (μg/m2) (μg/m2) (μg/m2)  
Aree rurali senza fonti significative di inquinamento 350 <1 mag-35 <5 <20 ODA1  
Piccole città 400 1 - 3 15 - 40 5 - 15 10 - 30 ODA2  
Centri urbani 450 2 - 6 30 - 80 10 - 50 20 - 50 ODA3  
       
Si noti che nella maggior parte delle città, ciò che viene definito “livello di concentrazione normale” di particelle si trova al momento nella categoria superiore (qualità bassa) dell’aria esterna, vale a dire ODA2 o ODA3. Per quanto riguarda la materia particellare, la Word Health Organization (l’organizzazione Mondiale per la Salute) ha stabilito un target di PM10 annuale inferiore ai 40 μg/m3. Questo target non è ancora stato raggiunto. In altre parole, la maggior parte delle persone in Europa passano gran parte del loro tempo in aree in cui l’aria esterna viene classificata come ODA 2 o ODA 3. Si può facilmente concludere che l’utilizzo di un filtro adatto è fondamentale in termini di salute pubblica.  
Il nuovo standard classifica la qualità dell’aria negli spazi interni da IDA 4 (bassa IAQ) fino a IDA 1 (alta IAQ). Un metodo tradizionale ma limitato per determinare la qualità dell’aria negli spazi interni è studiare i livelli di CO2. La CO2 è il prodotto della respirazione umana. È un buon indicatore dell’efficacia della ventilazione ma non della qualità dell’aria in generale. Un altro metodo per l’analisi degli spazi occupati dalle persone è quello di specificare il grado di aria esterna che una persona introduce. Valori di questo tipo vengono spesso utilizzati per classificare i sistemi di ventilazione. La tabella sottostante elenca i livelli tipici di CO2 e i flussi raccomandati di  aria esterna per raggiungere livelli diversi di qualità dell’aria negli spazi interni. Notare che nessuno di questi metodi prende in considerazione gli inquinanti particellari e gassosi introdotti negli edifici attraverso l’aria esterna.  
       
Classificazione della qualità dell'aria negli ambiente indoor (IAQ) Livello CO2 (ppm) in relazione all'aria esterna Flusso d'aria esterna (m3/h/persone)      
Categoria Descrizione Tipo di intervallo Tipo di intervallo, area non fumatori      
IDA 1 High IAQ < 400 > 54      
IDA 2 Medium IAQ 400 - 600 36 - 54      
IDA 3 Moderate IAQ 600 - 1000 22 - 36      
IDA 4 Low IAQ > 1000 < 22      
Indicazioni sui filtri secondo la normativa EN 13779      
Una volta classificata l’aria esterna, la normativa EN 13779 specifica chiaramente la classe di filtri richiesta per raggiungere il livello desiderato di qualità dell’aria negli spazi interni. Le classi dei filtri sono specificate in conformità all’ EN 779:2012. Lo standard EN 13779 dice chiaramente: quando si vuole raggiungere una qualità dell’aria negli spazi interni soddisfacente (IDA 1 o IDA 2) e ci si trova in un ambiente urbano, è necessario installare un filtro molecolare (GF) per la protezione dagli inquinanti gassosi (molecolari).  
       
Qualità dell'aria esterna  IDA 1(alta) IDA 2 (Media) IDA 3 (Moderata) IDA 4 (Bassa)  
ODA 1 F9 F8 F7 M5  
ODA 2 F7 / F9 M6 / F8 M5 / F7 M5 / M6  
ODA 3 F7 / GF / F9 F7 / GF / F9 M5 / F7 M5 / M6  
GF) filtro molecolare      



In un ambiente urbano è consigliato utilizzare un filtro molecolare (filtro a carbone). È anche una buona soluzione per un area classificata ODA 3. Il filtro dovrebbe essere combinato con un filtro antiparticolato di efficienza F8 o F9.  
• Per motivi igienici, è consigliato usare due fasi di filtrazione particellare:  –Minimo M5, ma preferibilmente F7 nel primo stadio di filtrazione. –Minimo F7 ma preferibilmente F9 nel secondo stadio di filtrazione. –Se vi è un solo stadio di filtrazione, il filtro deve essere di efficienza minima F7.  
• Nel sistema di ricircolo dell’aria, deve essere utilizzata un’efficienza minima M5 per proteggere l’ impianto. È preferibile utilizzare la stessa classe del filtro installato presso il flusso d‘aria principale.  
• Per proteggere gli impianti di entrata e di uscita dell’aria, meglio utilizzare un’efficienza minima M5.  
• Qualunque sia la classe dei filtri installati, l’efficienza non deve scendere sotto i valori stabiliti. È necessario prendere sempre in considerazione l’efficienza reale del filtro. Tale informazione si ottiene quando il filtro è testato secondo la normativa Europea EN 779-2012, che ha sostituito la EN 779-2002.  
• La frequenza di sostituzione filtri non dev’essere decisa solo sulla base dell’ottimizzazione economica. Anche i problemi igienici devono essere presi in considerazione. Devono essere considerati tre limiti e la sostituzione avverrà quando uno di questi verrà raggiunto: perdita di carico finale, età dell’impianto e il tempo reale di esercizio.  
per i filtri nel primo stadio di filtrazione: 2000 ore di esercizio o al massimo un anno dall’installazione o quando viene raggiunta la perdita di carico finale.  
• per i filtri nel secondo o terzo stadio di filtrazione: 4000 ore di esercizio o al massimo due anni dall’installazione o quando viene raggiunta la perdita di carico finale.  
• Per evitare la crescita dei microbi, l’impianto dovrebbe essere progettato di modo che l’umidità relativa (R.H.) rimanga sempre sotto il 90% e l’umidità relativa media per tre giorni sia sotto l’80% in tutte le parti del sistema, inclusi i filtri.  
• La perdita di carico dei filtri molecolari non subisce cambi di pressione durante il loro normale esercizio. In assenza di una regola precisa all’interno della normativa EN 13779, si raccomanda di cambiare i filtri molecolari IAQ dopo un anno dall’installazione o dopo 5000 ore di esercizio. .
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EN 1822/2009 E11.3  
Questo standard europeo si basa sui metodi di misurazione delle particelle che soddisfano efficacemente la maggior parte delle esigenze in diverse applicazioni. Lo Standard EN 1822/2009 è diverso dallo Standard precedente (EN 1822:1998) in quanto comprende i seguenti elementi:  
-       Un test alternativo per la valutazione delle perdite dei filtri del Gruppo H, diversi dai pannelli;      
-       Un test alternativo che utilizza gas solido anziché liquido;      
-       Un metodo di valutazione e classificazione dei filtri con media filtrante di tipo membrana;      
-       Un metodo di valutazione e classificazione dei filtri con media filtrante di tipo sintetico.      
La differenza principale è relativa alla classificazione dei filtri H10 – H12, che sono stati rinominati E10 – E12.  
La tabella seguente mostra le varie classificazioni di filtri ad alta efficienza secondo la normativa EN 1822/2009:  
  EN 1822/2009        
  Classe del Filtro Capacità Totale Capacità Locale      
  Efficienza % Penetrazione % Efficienza % Penetrazione %      
  E10 85 15 - -        
  E11 95 5 - -        
  E12 99,5 0,5 - -        
  H13 99,95 0,05 99,75 0,25        
  H14 99.995 0,005 99,975 0,025        
  U15 99,9995 0,0005 99,9975 0,0025        
  U16 99,99995 5E-05 99,99975 0,00025        
  U17 99,999995 5E-06 99,9999 0,0001        
       
La normativa EN 1822/2009 classifica i filtri assoluti nel seguente modo:      
EPA 10 - EPA 12:  Efficiency Particulate Air Filters          
HEPA 13 - HEPA 14:  High Efficiency Particulate Air Filters          
ULPA 15 - ULPA 17:  Ultra Low Penetration Air Filters          
Il test                  
Il test definito dalla normativa EN 1822 viene generalmente eseguito con una sonda spray che può essere spostata sull’intera superficie del filtro. Questo movimento della sonda permette di misurare l’efficienza in più posizioni. Queste efficienze locali possono essere utilizzate per calcolare l’efficienza complessiva del filtro o il grado di dispersione di una specifica zona del filtro. Il calcolo dell’efficienza complessiva viene spesso definito Capacità Totale, mentre il grado di dispersione è spesso definito Capacità Locale.  
I test sono eseguiti su filtri nuovi a uno specifico flusso d’aria volumetrica nominale. I test sui filtri di efficienza U15 e oltre sono sottoposti una scansione per mezzo di una sonda appositamente progettata che misura le particelle. Per filtri H13 e H14 può essere utilizzato un test a olio.  
Il test sui filtri comprende le seguenti misurazioni:          
1 - Perdita di carico a un flusso d’aria nominale            
2 - Efficienza totale a livello particelle più penetranti MPPS (Most Penetrating Particle Size)    
3 - Efficienza locale a livello MPPS              
4 - No perdite oltre l’efficienza H13 come specificato nella tabella in alto       .
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EN 779/2012 E11.3  
Il nuovo standard Europeo per i filtri per l’aria (EN779/2012) è entrato in funzione a marzo del 2012 e impone ai filtri un’efficienza di filtrazione minima (ME) per le classi F7, F8 e F9.   
Classificazione dei filtri (1)    
Gruppo Efficenza Perdita di Carico finale (Test) Pa  Percentuale di Media di Arrestamento di polvere sintetica (Am)  Percentuale di Efficenza Media (Em) per particelle di 0,4 μm  Percentuale di Efficenza Minima (2) per particelle di 0,4 μm   
Particelle grosse G1 250 50 ≤ Am < 65 - -  
G2 250 65 ≤ Am < 80 - -  
G3 250 80 ≤ Am < 90 - -  
G4 250 90 ≤ Am - -  
Particelle medie  M5 450 - 40 ≤ Em < 60 -  
M6 450 - 60 ≤ Em < 80 -  
Particelle fini  F7 450 - 80 ≤ Em < 90 35  
F8 450 - 90 ≤ Em < 95 55  
F9 450 - 95 ≤ Em 70  
NOTE       
1) Le caratteristiche della polvere atmosferica possono variare notevolmente rispetto a quelle del carico di polvere sintetica utilizzato nei test. Per questa ragione, i risultati dei test non forniscono informazioni circa la performance operativa o la durata del filtro. La perdita di carico dei media o la perdita di particelle o fibre può anche influenzare negativamente l’efficienza.  
2) l’efficienza minima è il più basso tra i tre valori seguenti: efficienza iniziale, efficienza  dopo la perdita di carica elettrostatica o l’efficienza dopo l’accumulo di polvere come da procedura del test. .  
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Uni 10339 - Classificazione dei filtri E11.3  
Classe Efficienza del filtro Campo di effiicienza Metodo di prova  
E %
1 M E < 65 ponderale  
2 M 65 ≤ E-< 80 ponderale  
3 M 80 ≤ E < 90 ponderale  
4 M 90 < E ponderale  
5 A 40 ≤ E < 60 atmosferico  
6 A 60 ≤ E < 80 atmosferico  
7 A 80 ≤ E < 90 atmosferico  
8 A 90 ≤ E < 95 atmosferico  
9 A 95 < E atmosferico  
10 AS 95 ≤ E < 99,9 fiamma sodio  
11 AS 99,9 ≤ E < 99,97 fiamma sodio  
12 AS 99,97 ≤ E < 99,99 fiamma sodio  
13 AS 99,99 ≤ E < 99,999 fiamma sodio  
14 AS 99,999 < E fiamma sodio  
M = media efficienza  
A = alta efficienza  
AS = altissima efficienza e filtri assoluli  
Per i metodi di prova vedere UNI 7832 e UNI 7833. .
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Uni 10339 - Classi dei filtri ed efficienza di filtrazione E11.3  
Classi dei filtri ed efficienza di filtrazione richieste per varie categorie di edifici  
Classiflcazlone degil adlflcl per categorla Classe dei filtri Efficienza di filtrazione  
UNI 10339 min max  
Edlflci per uso residenziale e assimilabili        
Abiiazioni civili, collegi, iuoghi di ricovero 4 7 M* - M+A  
Case di pena. caserme conventi 4 7 M* - M+A  
Alberghi pensioni 5 7 M+A  
Eclflcl ad uso ufllci e asslmilabili        
Uffici in genere 5 7 M+A  
Locaii per riunioni 5 7 M+A  
Centri di elaborazione dali 6 9 M+A  
Ospedali cliniche, case di cura e assimilabili        
Degenze (2-3 lelti), corsie 8 8 M+A  
Camere sterili e infellive 10 12 M+A+AS  
Malernila. anestesia, radiazioni 10 12 M+A+AS  
Premaluri, sale operatorie 12 14 M+A+AS  
Ambulatori, visita medica 6 8 M+A  
Soggiormi. terapie fisiche 6 8 M+A  
Edficl per attività ricreative, associative, di culto        
Cinematografi, teatri. sale congressi 5 6 M+A  
Musei, biblioteche 7 9 M+A  
Luoghi di culto 4 6 M* - M+A  
Bar, ristoranli, sale da ballo        
_bar in genere 3 5 M* - M+A  
_sale da pranzo, ristorami 5 6 M+A  
_sale da ballo 3 5 M* - M+A  
_cucine 2 4 M  
Attività commerciali assimilabili        
Grandi megazzini, negozi in genere 4 6 M* - M+A  
Negozi particolari        
_alimentari 5 6 M+A  
_fotografie e farmacie 5 6 M+A  
Zona pubblico in banche 4 6 M* - M+A  
Quartieri fieristici 2 3 M  
Edifici assimilabili ad attività sportive        
Piscine, saune e assimilabili 4 6 M* - M+A  
Palestre ed assimilabili 2 4 M  
Edflcl per attlvità scolastiche        
Scuole materne ed elementari 7 9 M+A  
Aule in genere 5 6 M+A  
Altri locali        
_aule musica e Iingue 6 7 M+A  
_laboratori 6 7 M+A  
* Da adottare con efficienza di filtrazione sino a classe 4        
M = media efficienza  
A = alta efficienza  
AS = altissima efficienza e filtri assoluli  
Nota importante: in funzione della qualità dell'aria atmosferica e ricircolata, nonché delle caratteristiche di climatizzazione, i trattamenti di filtrazione dell'aria esterna e dell'aria di ricircolo possono essere differenziati. .
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    22/09/2022  
  CLASSIFICAZIONE FILTRI secondo EUROVENT E11.3  
CLASSE DEL FILTRO EFFICIENZA INIZIALE PENETRAZIONE EFFICIENZA DI FILTRAZIONE  
SECONDO EUROVENT Ei % P %  
EU 10 95 £ Ei < 99.9 5 ³ P > 0.1 AS  
EU 11 99.9 £ Ei < 99.97 0.1 ³ P > 0.03 AS  
EU 12 99.97 £ Ei < 99.99 0.03 ³ P > 0.01 HEPA  
EU 13 99.99 £ Ei < 99.999 0.01 ³ P > 0.001 HEPA  
EU 14 99.999 £ Ei 0.001 ³ P HEPA  
EFFICIENZA INIZIALE (Ei %) Capacità di ritenzione % di particelle di diametro 0.3 mm filtro pulito  
PENETRAZIONE (P %) Penetrazione % di particelle di diametro 0.3 mm filtro pulito  
AS Alta efficienza  
HEPA High Efficiency Particulate Air .
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          22/09/2022  
ISO 14644 - 1 E11.3  
La normativa ISO 14644 – 1 riguarda la classificazione della pulizia dell’aria nelle camere bianche e in altri ambienti con atmosfera controllata. La classificazione, conformemente a questo standard, si basa esclusivamente sulla concentrazione delle particelle sospese. Inoltre, l’unico tipo di particelle considerato per la classificazione deve avere una distribuzione cumulativa basata su una soglia che va da 0,1 µm a 5 µm.  
ISO 14644 - 1  
Numero di particelle per metro cubo con dimensioni in micron  
  0,1 µm 0,2 µm 0,3 µm 0,5 µm 1 µm 5  µm  
ISO 1 10 2          
ISO 2 100 24 10 4      
ISO 3 1.000 237 102 35 8    
ISO 4 10.000 2.370 1.020 352 83    
ISO 5 100.000 23.700 10.200 3.520 832 29  
ISO 6 1.000.000 237.000 102.000 35.200 8.320 293  
ISO 7       353.200 83.200 2.930  
ISO 8       3.520.000 832.000 29.300  
ISO 9       35.200.000 8.320.000 293.000 .
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